martedì 9 aprile 2013

BREAKING GROUND Un’avventura tra architettura e vita. Daniel LIBESKIND

«Quando chiesero a Goethe quale fosse il suo colore preferito,

lui rispose:" Mi piacciono gli arcobaleni".


Ecco ciò che amo
dell'architettura:

se è buona, contiene tutti i colori dello spettro della vita;

se è cattiva, i colori sbiadiscono fino a svanire.

Dalle rovine di Bisanzio alle strade di New York,

dal tetto appuntito di una pagoda cinese

alla sommità della Torre Eiffel,

ogni edificio racconta una storia o,

meglio ancora,

diverse storie.»


Trasmissione televisiva Cukt Book di Rai Educational dedicata al volume autobiografico di Libeskind con intervista all'architetto e Antonino Saggio



Intervista a Daniel Libeskind



“L’architettura, in ogni sua forma, è sempre celebrazione; se l’architettura fosse solo frutto dell’utilizzo di attrezzature o della manipolazione di diversi strumenti sarebbe solo lavoro fisico, ma l’architettura è un’arte, un’arte civile e deve essere ispirata dal tempo, dalle tradizioni e proprio perché è ispirata dalle tradizioni può aprire infinite nuove visioni e nuovi orizzonti. Penso che quello che sia davvero importante per l’architettura è che ci sono infiniti mondi di possibilità, mondi dove si offrono nuove finestre e nuove porte per accedere alla realtà.”


Daniel Libeskind: l'ispirazione architettonica in 17 parole

 "L'Architettura non si fonda sul calcestruzzo, sull'acciaio e le caratteristiche del suolo. Si fonda sul prodigio...L'architettura è una Storia raccontata attraverso i materiali rigidi dell'Architettura. Ma è una storia di fatica e lotta contro l'improbabile"

 

"Penso sia l'ottimismo a far da traino all'architettura. E' la sola professione che ti chiede di aver fiducia nel futuro"

 

 

 

 

 


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